Tour di Cassino: cosa vedere

In piena Ciociaria, Cassino è una cittadina ricca di storia e natura. Grazie alle sue sorgenti d’acqua fu un luogo apprezzato fin dai tempi dei Romani, per poi diventare con San Benedetto e il monastero di Montecassino un famoso centro religioso già dall’Alto Medioevo. Le numerose testimonianze storiche e artistiche, che nonostante i saccheggi e le distruzioni hanno resistito al passo del tempo, fanno di Cassino un sito di inestimabile valore architettonico e ambientale.

Reperti Romani dell’antica Cassino

In località Monticello, nei pressi della stazione del treno, ci sono le Terme Varroniane costruite su ordine di Marco Terenzio Varrone, celebre letterato e grammatico romano del I secolo aC. Il parco naturale termale è costituito da numerose sorgenti di acqua che si uniscono al fiume Rapido. Si tratta dell’area sorgentizia più grande d’Italia, bellissima da visitare anche dal punto di vista naturalistico, oltre che storico. Le terme sono tutt’oggi in funzione e sono frequentate da molte persone per il benefici curativi delle sue acque. Tra le rovine romane dell’antica Casinum ci sono anche tratti di strade ciottolate (infatti di qui passava la Via Latina), antiche mura, parti di ville romane e i resti dell’anfiteatro e dell’acquedotto.

Abbazia di Montecassino, centro della cristianità

Fondata da San Benedetto da Norcia nel 529 dC, sui resti di un antico tempio romano dedicato ad Apollo, l’Abbazia di Montecassino è un simbolo non solo per la città di Cassino, ma anche per l’intera comunità cristiana occidentale. Accanto all’abbazia, che sorge su un’altura di 520 m che domina l’abitato, sorge la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile barocco napoletano, al cui interno, in una cripta decorata da mosaici dorati, sono custodite le reliquie di San Benedetto e di Santa Scolastica. Questo monastero ha attraversato innumerevoli vicissitudini: attorno alla metà del 500, pochi decenni dopo la sua fondazione, fu distrutto dai Longobardi, poi crollò a causa di un terremoto nel 1349 e, infine, nel 1944 fu raso al suolo da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale. Solo nel 1964 l’abbazia venne ricostruita riusando il materiale originale.

Per tutto il Medioevo rappresentò un fervente centro di cultura religiosa e dell’arte della miniatura ed anche oggi rimane un luogo di profonda spiritualità e memoria storica. Nel corso del tempo, molto è andato purtroppo perduto, ma rimane un nutrito archivio e una biblioteca con rari reperti storici. L’abbazia è aperta alle visite tutto l’anno dal lunedì alla domenica e l’ingresso è libero e gratuito.